1960, un bambino di undici anni scappa dal proprio Paese, un paesino della Basilicata andando a rifugiarsi da un fratello calzolaio nella capitale. Qui farà un percorso di vita nuovo: inizierà a lavorare in un bar, conseguirà una licenza elementare anche grazie all'aiuto di una donna che poi, quindici anni più tardi diventerà sua suocera. Il boom economico va di pari passo con la sua crescita di ragazzo nonché sociale: unico cruccio, il dolore inflitto ai genitori, umilissima gente del sud, in una realtà agricola fatta di miseria e dignità.